A Bari l’Assemblea Generale del Forum delle Associazioni Familiari sul nodo, centrale, del protagonismo dei giovani in Italia. Presente anche la nostra presidente trentina Elisa Marafon.
4 punti per capire quanto lontano diamo da una prospettiva minimamente valorizzante:
SCAPPANO. Crescono i laureati italiani che lasciano il Paese senza che aumentino i giovani europei che vengono in Italia: +281,3% tra il 2011 e il 2021, passando da 4.720 a 17.997. Valori più alti tra i giovani del Sud +402,1%, ma male anche il Centro (+283,2%) e il Nord (+237,4%).
NON CONTANO. I giovani sotto i 35 anni contano sempre di meno: nel 2002 rappresentavano poco meno di un terzo dell’elettorato attivo (il 30,4%), nel 2022 la loro incidenza scende al minimo storico del 21,9%, con una perdita di oltre 2,6 milioni di elettori (da 14,3 a 10,9 milioni), rispetto ad un elettorato maturo/anziano il cui peso sale dal 69,6% al 78,1% tra il 2002 e il 2022.
NO FIGLI PER MOTIVI ECONOMICI. L’Italia ha la più alta percentuale di giovani che non pianificano un figlio per problemi economici personali (circa 70% contro una media europea del 60%), per la preoccupazione legata alla crisi economica, per l’impatto sulla qualità della vita della famiglia (68% contro una media europea del 60%) e per le conseguenze future del cambiamento climatico dei potenziali figli (62% contro una media europea del 52%.
NON VISTI. In tutto il testo della Legge di Bilancio 2025 è citata appena quattro volte la parola giovani (o altra della stessa area semantica) di cui tre volte parlando di dipendenze e una di alleanze educative.
Da qui il Forum riparte accogliendo la sfida dei giovani che, come la famiglia, guardano necessariamente anche al futuro!
(post FB di Adriano Bordignon, Presidente Nazionale Forum Associazioni Familiari)